C A L V I N I S M O O R O B I C O
Ascendere.
A scendere.
Le Orobie riformano il linguaggio che nasce dallo sguardo e dai sensi tutti, tirati all’attenzione come da una rete strattonata all’improvviso dal paziente pescatore.
**Riforma e di Calvinismo vien quasi da trattare lungo questa china.
Progressiva, incessante, colma di promesse per la discesa.**
Ascendere e tracciare segni su un taccuino che non c’è.
A memoria, per la discesa.
Discendere e scoprire che tutti i tratti su quel taccuino si sono dileguati come colti da pioggia improvvisa e sanificante che qui, come appuntamento necessario ma imprevedibile, non lascia il tempo minimo per la premonizione.
Ascendere e, salendo la china, sentirsi precipitare gioiosamente a valle immersi nello schiumoso flutto che si crea per impatto con la pietra.
E la salita è un denso vocabolario in perenne formazione.
Ascendere, ben sapendo che a scendere ci si metterà il giusto tempo, fatto di soste improvvise, emergenti dalla esperienza dello sguardo e dei sensi tutti, tirati all’attenzione da un luogo che riforma l’anima.