DEL CREPUSCOLO O LUCE DELLA SPERANZA
Alla fine di ogni giornata.
Al crepuscolo.
Che poi qui suona Crespuscolo.
Ciascuno ha la sua propria luce. Giusto per sperare un giorno di vedere la luce di altri luoghi.
E tutto questo pianeta in tondo imperfetto abitarlo per davvero.
Senza specifica cittadinanza stanziale. Alla fine di ogni giornata.
In quella luce raccogliamo tutti i nostri quotidiani spunti di speranza.
Siam gente di sguardi frequenti.
Sguardi che van per merli e flutti del fiume paterno.
Sguardi che volan d’impulso irrefrenato oltre i tetti.
Scomposti da folate di vento che qui mai fan capolino.
Alla fine di ogni giornata.
Al Crespuscolo facciam memoria giovane dei suoni e delle ricorrenze.
Conosciam ogni strada per la sua geometrica ricerca della naturale sua continuazione.
Riconosciam ogni volto. Vivo e fremente. Effigiato. Nascosto alla sua necessaria evanescenza.
Alla fine di ogni giornata.
In un fazzoletto di giardino, dietro casa.
Ma dietro poi si discioglie un mondo sconosciuto, come fosse ghiaccio fuor di stagione.
Alla fine di ogni giornata.
Al Crespuscolo.
Viviam insieme la speranza un giorno di vedere la luce di altri luoghi.
E degli altri luoghi il Crespuscolo.