F U E R T E . V E N T U R A
Dai benpensanti non si può che fuggire.
Son lesti e adusi a ripeter che ci si deve lasciar trasportare dal vento.
Semplici baggianate.
Corbellerie dissennate.
Disseminate come proverbiali verità da mercato infrasettimanale.
Beni – malevoli e maleodoranti già sotto la buccia – da cui meglio ammonire l’intimo palato di rimanere distante.
Dai benpensanti non si può che segnare distanza. Crescente.
E smettere di credere che ci si debba lasciar trasportare dal vento.
C’è da ritrovare il vento.
Nella sua espressione primordiale. Selvatica. Radicale.
Quel vento che conosce ostacoli e li affronta. Ad ogni sorgere del sole. Ad ogni passaggio di pioggia.
Nello smarrimento operoso che si vive per esperienza di colore vasto del cielo che sovrabbonda la capacità dello sguardo.
Ritrova il vento e del vento assumi fattezze abito e financo movenze.
Fatti vento. E trasporta te stesso in ogni direzione.
Sprovvisto di bussola.
Riappropriati dei tuoi itinerari.
Quelli ancora da calpestare.
Immaginati. Fortemente sognati. Desiderati.
Fatti vento e fatti vento di te stesso.
Dai benpensanti non smettere di fuggire.
E il tuo destino sarà ManuInfatto del tuo vero prodigio. Il libero arbitrio.
Linfa di ogni essenza. Il tuo destino sarà forte e si farà roccaforte.
Fuerte. Ventura.