Q U E E R E L I Z A B E T H

#risvolti

43° 45′ 29″ N, 11° 10′ 49″ E

Indossa gli occhiali come un’armatura. Lei che di armatura non abbisogna affatto. Gode della naturale protezione di tutte le creature. E tutte le creature lei protegge.

Solchi il confine invisibile del suo podere incastrato nella terra a difesa della terra e ti si fa incontro un cane visionario.

Totalmente privo della vista. Della vista privato ad opera della cecità crudele dell’umano degenere. Ti accoglie per accompagnarti nei passi e dimostra di conoscere ogni periglio minuscolo nel cammino.

Danzano a movimentata compagnia altri due cani. Così minuti e leggeri. Paiono cavalli luccicanti di livrea di nuovo forgiata.

Pulsante. Contemporanea. Sempre presente ai fatti pur dai fatti tenendosi quando occorre a debita distanza.

Queer Elisabeth ha dagli abitanti circostanti – bracconieri e non – appellativo di stranezza. E quella stranezza è il concime di questo fazzoletto ricamato di terra resistente.

Si resiste a tutto – dice Elisabeth. Proprio a tutto. E la sua resistenza è costruzione continua. Quando serve ricostruzione. Rievocazione. Riesumazione.

Queer Elisabeth è la Regina del Tempo che non c’è e che arde del desiderio d’essere ricostruito.

Si trova nella Terra di Firenze. Ben compresa nella idea della città che fu. Ove la sintonia tra i paesaggi ed manufatti – pardon, i ManuInfatti – è naturale e piena.

Lunga vita a Queer Elisabeth. La Regina del Tempo che non c’è.

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